Camillo D'Alessandro

Chiudo questa campagna elettorale con questa lettera, che mi viene veramente dal cuore, perché la lettera fissa le parole, che rimangono per sempre.

La parola di un abruzzese vale, perché è franca libera, senza filtri. Noi abruzzesi siamo fatti così.

Siamo di fronte ad un bivio, mai la terra d'Abruzzo è stata maltrattata così. Ora si tratta di scegliere. Nella mia azione politica ho conosciuto prepotenti e prepotenze nei nostri confronti. Posso garantirvi che ho dovuto lottare ogni volta, perché dove si decide alla fine, ognuno pensa ai suoi territori.

Per questo non possiamo accettare l'arroganza dei partiti che hanno cantato in Abruzzo sconosciuti da ogni parte d'Italia, provenienti da altre regioni.

Votare per loro in nome di simboli o bandiere significa mandare la nostra regione alla deriva. Vogliono la vostra disattenzione, vogliono che non andiate a votare, per realizzare così, facilmente i loro disegni.

Nutro un profondo rispetto per le nostre radici, fatte di lavoro, orgoglio, e so che nessuno potrà venire a raccontarci bugie , perché siamo un popolo generoso, certo, accogliente, sicuramente, ma non tolleriamo di essere presi in giro.

Io mi candido soprattutto per questo.

Ora a voi spetta la parola finale, che ho sempre rispettato, e per la quale mi batterò come ho sempre fatto, senza paura, senza grida, ma con fermezza, forti e gentili come solo gli abruzzesi sanno essere.

Camillo D'Alessandro.